VESPA PX 125

La vespa PX ( Piaggio Extra ) fu il modello di maggior successo della piaggio, e venne presentata a Milano il 10 ottobre 1977.
La P125X fu l'apripista del nuovo vespa telaio che vantava, oltre alle modifiche estetiche accennate, anche altre novità tecniche di rilievo come la nuova sospensione anteriore anti-affondamento, che garantiva una maggiore stabilità in frenata e la nuova sospensione posteriore con escursione maggiorata da 70 a 91 mm.
Venduta  nel 1977 a 808.630 lire, ed offriva freni a tamburo, motore monocilindrico con testa in alluminio, telaio a scocca portante in acciaio di 1,5 mm di spessore e una discreta autonomia grazie ai quasi 30 km con un litro di miscela al 2%. Gli indicatori di direzione, non obbligatori all'epoca, erano offerti come optional a costo di Lire 45.000 .
Insieme al modello di 125 cm, la casa di Pontedera presentò anche la P 200 E che rappresentava il top di gamma in fatto di cilindrata ed era dotata di accensione elettronica Ducati. Pochi mesi più tardi, nel 1978, venne presentata al pubblico anche la P 150 X.
I tre modelli della PX mantennero queste caratteristiche fino al 1981 quando venne introdotta su tutta la gamma l'accensione elettronica già presente sulla 200. Le sigle dei modelli vennero di conseguenza modificati in PX125EPX150E e (dal 1982) PX200E, dove la E indicava appunto "Elettronica". Il 1981 fu inoltre l'anno del lancio della PX80E, con motore da 79,77 cm³ (aalessaggio46 mm, corsa 48 mm) con potenza di 5 kW a 6000 giri/min, destinata esclusivamente all'esportazione concepita per le norme di limitazione di cilindrata vigenti in alcuni paesi d'europa. Nel 1983 naque la serie Arcobaleno, caratterizzata dalla stessa sigla dei precedenti modelli con l aggiunta di una piccola banda a tre colori sotto la sigla (appunto un arcobaleno) . La vespa px arcobaleno fu rivista in diversi particolari estetici e meccanici (la sella era di diverso disegno e più imbottita, la pedana centrale più ampia, non più di gomma ma in plastica grigia, la strumentazione più grande di diverso disegno con inserito l'indicatore di livello carburante, il bordoscudo non più in alluminio ma in plastica ,il bauletto portaoggetti di forma diversa più ampio,il nuovo faro posteriore, la nuova griglia copriclacson, il freno anteriore con camma flottante autocentrante, la forcella anteriore di sezione grande, il paraschizzi posteriore di nuovo disegno interamente in plastica grigia. Nel 1984 fu disponibile anche l'inedita versione "Elestart" con avviamento elettrico, con pulsante di avviamento motore e batteria .


Il 1985 vide il lancio della 125 T5 Pole Position, versione sportiva della gamma PX, il cui nome indica l'alimentazione a cinque travasi e il nome di un trofeo assegnato dalla Piaggio all'autore della pole position nei Gran Premi di formula 1, il cui premio consisteva in una Vespa. Nelson Piquet, vincitore del trofeo nel 1984.
La Vespa PX rimase in listino per il mercato italiano fino al 1988 quando venne sostituita dalla Piaggio cosa, continuando ad essere commercializzata all'estero.
Ritornò sul mercato nazionale nel 1994, quando la Piaggio decise di riproporre la gamma PX Arcobaleno al completo aggiornandone la meccanica (ora con avviamento elettrico e miscelatore di serie) ma mantenendo una linea fedele all'originale. L'anno successivo, per celebrare il 50º anniversario della Vespa, fu lanciata la serie speciale Classic, contraddistinta dal colore giallo e dalla sella di color senape.
Nel 2001 la PX subì un restyling, in seguito al quale mutarono i fanali, la strumentazione, gli indicatori di direzione e la sella; ritornò inoltre sullo scudo il marchio Piaggio a "scudetto", non più impiegato dal 1967. Uscita di produzione nel 2007, è stata ripresentata al Salone di Milano 2010 ritornando poi a listino nel 2011. Un importante aggiornamento avvenne nel 1998, con l'introduzione del freno a disco anteriore.



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